Estetica e sostenibilità: il nuovo Bauhaus Europeo

Al centro di un ambizioso progetto europeo, sociologi, designer, architetti, ingegneri: insieme per riqualificare e rigenerare lo spazio e l’edilizia urbana

Ripensare, Riprogrammare, Ripartire. Queste sono le parole chiave del patto d’azione del “Next Generation UE” per rispondere all’emergenza globale che è sanitaria, economica e politica. Parole ambiziose su cui viene rinnovata una difficile sfida che già da tempo continuiamo a ripetere: che ruolo deve avere l’Europa? Quale prospettive offre? Che futuro immagina?

L’occasione è unica per chi vede nel processo di integrazione europea la strada giusta per un futuro migliore. Perché sì, di diverse emergenze è importante parlare e di diverse soluzioni è necessario discutere, ma la crisi che va assolutamente identificata in quanto tale è in particolare una: quella dello spazio.
È la crisi dello spazio politico dell’Europa: un non-impero accerchiato dalle mire strategiche delle potenze imperiali globali, una “Grande vecchia Europa” che progressivamente può solo rifugiarsi nella sua Storia, senza lanciarsi nel futuro.

È la crisi dello spazio fisico, fragile, fra difficili nuovi ingressi e venti di defezione dei Paesi Membri.

È la crisi dello spazio immaginario, quello di un Europa che non riesce neanche a descrivere se stessa.

“Ripensare”, “Riprogrammare” e “Ripartire” perché la crisi dello spazio ha bisogno di futuri nuovi, di prospettive diverse e di forza politica. Il progetto “Nuovo Bauhaus Europeo” è il primo passo per invertire la rotta e scegliere ambiziosamente su quali modelli di società bisogna investire.

Con il New European Bauhaus https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/AC_20_1916 si rimette al centro del discorso il tema sostanziale delle politiche pubbliche: la Città.

Le Città, intese come espressione politica, artistica, tecnologica e umana, saranno infatti le protagoniste attive di questo progetto che intende utilizzare i fondi del “Piano per la ripresa dell’Europa” https://ec.europa.eu/info/strategy/recovery-plan-europe_it per promuovere una “Ondata di Rinnovamento” https://it.euronews.com/2020/10/20/un-ondata-verde-investira-l-edilizia-europea  per 35 milioni di edifici. L’idea basilare è quella di far convergere le conoscenze in campo tecnico-scientifico con quelle del mondo culturale-artistico per riqualificare e rigenerare l’edilizia urbana spesso abbandonata al cinismo e al profitto dei grandi privati immobiliari.

Squadre formate da sociologi, designer, architetti, ingegneri e ricercatori scientifici per ridisegnare i nuovi spazi sociali, creare nuovi posti di lavoro, puntare su energie green e sostenibilità, migliorare la qualità della vita e dell’abitare.  L’obiettivo è disegnare una nuova identità europea (quella che due ragazzi come noi possono vivere e raccontare senza grossi tecnicismi, senza ampollosi paradigmi del passato); un Europa tanto veloce quanto in grado di far salire tutti a bordo e… possibilmente, regalare un biglietto omaggio a chi è più in difficoltà.